Rubrica senza glutine a cura della blogger Sonia Mancuso,
la nostra Cassata Celiaca
Ho ricevuto la mia bella diagnosi di celiachia un febbraio di 11 anni fa: erano da poco terminate tutte le festività più importanti ma io non avevo alcun sentore che il Natale e il Capodanno appena trascorsi sarebbero stati gli ultimi da “glutinosa”. E proprio a causa del fatto che io sono l’unica celiaca in una famiglia acquisita composta da circa 13 persone che non avevano mai sentito parlare della celiachia, non avevo idea dei disagi che avrei sopportato e anche causato.
Undici anni fa si era ben lontani dalla vasta e ottima scelta di prodotti gluten free che oggi riempiono gli scaffali di farmacie, negozi specializzati, supermercati ed e-shop; non ci sarebbero stati pandoro, panettoni, o pasta fresca gluten free per parecchi anni a venire. Tavole imbandite riccamente di fronte alle quali al’inizio molto spesso sono rimasta digiuna o al più ho preparato del cibo senza glutine per me, portandomelo dietro. Ci sono voluti anni per insegnare a chi mi ospitava ciò che potevo o non potevo mangiare e anche a distanza di anni tutt’ora succede.
Come per ogni altro invito a pranzo recapitato ad un celiaco, a maggior ragione se si tratta del pranzo di Natale o di Capodanno, è sempre buona norma informarsi non solo di ciò che si può preparare ma anche delle accortezze da seguire. Esistono tantissime portate, anche di un certo livello, che sono per natura gluten free, basta seguire le norme di base per evitare le contaminazioni crociate o dirette. Risotti, secondi di carne o di pesce a base di salse e sughi, contorni ricchi di patate o insalate miste, dolci come il crème caramel, la panna cotta, dolcetti a base di croccante di frutta secca, panna e frutta fresca, macedonie.
Se non si è in grado di preparare della buona pasta fresca senza glutine (per altro acquistabile ormai in quasi tutte le grandi città dove possiamo trovare negozi 100% gluten free) per tutti, possiamo chiedere al celiaco di aiutarci a prepararla o di portare della pasta secca senza glutine da cuocere al momento, se possibile, usando per tutti un ragù fresco che di per sé è gluten free. Possiamo allo stesso modo organizzare il dolce, acquistando degli ottimi panettoni o pandori senza glutine. Se il costo un po’ più elevato dei dolci senza glutine dovesse essere un ostacolo, optiamo per prenderlo solo per la persona celiaca e servirlo in maniera simpatica, accompagnandolo da creme o gelato senza glutine con un dressage accattivante, in modo da non sottolineare la differenza tra la portata gluten free e le altre.
Ricordiamo sempre di non contaminare la tavola imbandita con pane tagliato al momento sulla tovaglia, ma di servirlo in cestini tenuti distanti dal cibo senza glutine; di dotare ogni ciotola, insalatiera, piatto da portata con un suo cucchiaio di servizio in modo da non dovere usare lo stesso cucchiaio per più cibi ed evitare le contaminazioni accidentali. Se prepariamo del cibo gluten free in mezzo al marasma di ricette che dobbiamo preparare per le festività, facciamolo prima di tutto il resto e poi copriamolo e mettiamolo da parte (magari con un bigliettino per indicare che si tratta di cibo gluten free).
Piccole attenzioni e un minimo di impegno assicureranno una festività felice e conviviale anche a chi è… “diversamente glutinoso”!