Rubrica glutenfree a cura delle foodblogger di
Spunti e Spuntini senza glutine
Che la diagnosi di celiachia non sia un problema per praticare sport anche ad alti livelli è ormai risaputo, di esempi ne abbiamo in grande quantità e ne abbiamo già parlato in un recedente articolo.
Per unire celiachia e sport che alimentazione bisogna seguire? Come aiutarlo ad esprimere al meglio le sue attitudini sportive dopo la diagnosi?
La prima regola vale per tutti, celiaci e non, sportivi o meno, ovvero l’alimentazione deve essere sana e bilanciata.
La seconda regola aurea per il celiaco è che la dieta va seguita con precisione certosina, perché solo l’eliminazione del glutine permette di riportare l’intestino nelle condizioni fisiologiche.
Ma cosa si intende per alimentazione sana e bilanciata? Un grande aiuto ci è stato lasciato in eredità dagli innumerevoli scambi, culturali e non solo, avvenuti tra le varie popolazioni che negli anni hanno attraversato il bacino del Mediterraneo. Questa incommensurabile eredità è la Dieta Mediterranea. I principi su cui si basa la Dieta Mediterranea sono pochi ma sono validissimi e utili per vuole portare avanti un’ alimentazione dove l’apporto di macronutrienti risulti bilanciato ma soprattutto sano.
I macronutrienti rappresentano la più grande fonte energetica che deve essere introdotta nel nostro organismo e si suddividono in 3 grandi categorie che sono
Tutte e tre le categorie devono essere introdotte nelle giuste proporzioni quotidianamente, prediligendone la loro forma più nobile ed é proprio questo che ci insegna la dieta mediterranea. Questa prevede l’utilizzo di carboidrati (pasta e pane), spesso integrali e alternativi (ricordiamo infatti ai celiaci che esistono moltissimi cereali alternativi da poter consumare), accompagnati da una ricca dose di verdure. I grassi delle Dieta Mediterranea sono quasi esclusivamente di origine vegetale ed il re di questi è sicuramente l’olio extravergine d’oliva tipicamente utilizzato nelle nostre cucine e con una serie di caratteristiche organolettiche tali da fargli guadagnare il meritato titolo di elisir della lunga vita. Una sana alimentazione prevede inoltre l’utilizzo di proteine, queste nella Dieta Mediterranea derivano dai legumi, dal pesce e in minore quantità dalla carne.
Fondamentali nell’alimentazione dell’atleta celiaco, ma anche del non atleta e del non celiaco, sono anche i micronutrienti come le vitamine (A,B,C,D,E,K), i minerali (fosforo e calcio) e gli oligoelementi (ferro selenio, zinco e manganese).
Una piccola attenzione per quanto riguarda le vitamine va fatta durante la cottura. Infatti molte vitamine non sono stabili ad alta temperatura e vengono così perse dall’alimento durante la cottura e rilasciate nell’acqua per cui l’apporto risulta minore rispetto a quello realmente immaginato. Le soluzioni in questo caso sono due, si può bere l’acqua di cottura o si possono assumere certi alimenti crudi.
La celiachia è spesso causa di malassorbimento a livello intestinale dei vari nutrienti, questo è dovuto proprio alla condizione appiattita dei villi intestinali che causano una diminuzione della superficie deputata al loro assorbimento. In questi casi potrebbe essere necessaria un’integrazione di micronutrienti almeno fino a quando la condizione dei villi intestinali non torna allo stato fisiologico, cosa che avviene seguendo correttamente la dieta priva di glutine.
Questa alimentazione ad oggi può essere facilmente seguita anche fuori casa, ad esempio durante le trasferte sportive grazie alla presenza sul mercato di prodotti sani e veloci da preparare e di snack perfetti per uno spuntino post allenamento.
Seguendo un’alimentazione priva di glutine bilanciata e sana è così possibile ridurre al minimo le manifestazioni tipiche della celiachia in modo da permettere all’atleta di esprimere al meglio quelle che sono le sua capacità dentro ma anche fuori dal campo.