Rubrica glutenfree a cura
delle foodblogger di Spunti e Spuntini senza glutine
Quando pensiamo allo sviluppo di un bambino e alla vita di una famiglia, dobbiamo immaginarli come percorsi durante i quali è possibile che si presentino delle sfide o prove che ciascuno è chiamato ad affrontare. Tra queste sfide è possibile annoverare la scoperta della celiachia e l’adozione della dieta senza glutine.
Quando parliamo di celiachia, dobbiamo tentare di abbandonare le parole “problema e/o ostacolo” e favorire il concetto di sfida. Questo è un nodo fondamentale per superare e accettare la celiachia, poiché le sfide sono accattivanti, mirate a migliorare, a progredire; ed ecco perché convivere con la celiachia dovrà essere anche un gioco e una sfida con se stessi!
Ogni sfida porta con sé anche dei rischi che potranno influire in modo positivo o negativo sulla vita di un bambino celiaco e della sua famiglia, e ciò dipenderà da numerosi fattori. Rischio non soltanto di tipo fisico-biologico (si pensi allo stato di malessere generato dalla non ancora avvenuta diagnosi o al trasgredire la dieta senza glutine), ma anche rischi di tipo psicologico e sociale (si pensi ad esempio alla gestione dei momenti di convivialità, delle feste di compleanno, alle uscite in famiglia con amici, ecc).
Vediamo dunque quali possono essere i rischi e le sfide che deve affrontare il ragazzo celiaco e la sua famiglia….
A grandi linee possiamo individuarne tre:
Celiachia e dieta senza glutine seguono il celiaco nelle sue attività quotidiane, e nell’instaurazione delle relazioni sociali.
La sfida sarà dunque:
Tuttavia, non tutti reagiamo all’adozione della dieta senza glutine in modo positivo.
Considerazioni diverse infatti possono essere fatte per la diagnosi di celiachia in età pediatrica, nella quale i bambini accettano con più serenità la nuova sfida posta dalla celiachia, anche se i genitori ne soffrano di più; mentre in età adolescenziale, i ragazzi mostrano maggiori difficoltà ad accettare le restrizioni della dieta soprattutto nei momenti di convivialità con il gruppo dei pari. Alcuni studi sottolineano come questi giovani mostrino segni di irritabilità, rabbia, malumore e strafottenza. Basti pensare alle possibili situazioni di disagio in cui potrebbero trovarsi: il bisogno di chiedere informazioni su qualcosa che si dovrà mangiare, l’eventuale esigenza di fornire agli amici spiegazioni sulle proprie abitudini alimentari, ed ancor più, l’imbarazzo e il disagio che potrà provare trovandosi spesso al centro dell’attenzione.
Individuare i possibili rischi che caratterizzano la vita di un celiaco e le dinamiche che essi innescano, è importante affinché li si possa affrontare con più serenità, anche se ricette su misura non ne esistono, ma il giusto buon senso e il coraggio saranno dei buoni presupposti.