Dici la parola “crostata” e subito si accende nella mente un pensiero squisito.
Il dolce della nostra infanzia a base di pasta frolla, marmellata o cioccolato e il caratteristico intreccio in superficie, è forse uno dei dessert più popolari e amati d’Italia. Sì perché, oltre a mettere d’accordo tutti, mamme e bambini in particolare, la crostata è fatta con ingredienti semplici facili da reperire e non richiede lavorazioni complicate.
La sua origine si perde molto indietro nel tempo: c’è chi dice addirittura che ci sia di mezzo lo zampino degli dei (o delle dee), ma quel che è certo è che nel Medioevo, la crostata – o meglio la torta, dalla quale la crostata discende più o meno direttamente – era già un piatto popolarissimo. Difficile immaginare in quel tempo preparazioni culinarie simili a quelle che prepariamo noi oggi: allora infatti la distinzione fra dolce e salato non era così netta e la torta – fatta soltanto con farina e acqua – era una preparazione “furba” che permetteva soprattutto di contenere i cibi e di camuffare quelli dal gusto poco gradevole coprendoli in un guscio di pasta.
Una prima preparazione più simile a quella della pasta frolla si trova a Venezia intorno all’anno Mille, quando lo zucchero inizia ad essere introdotto in cucina a seguito dei primi mercanteggi con l’Oriente. Dobbiamo lasciar passare ancora qualche secolo ed ecco che nel 1300 troviamo la prima ricetta codificata della crostata nel Viandier, un libro di cucina in versi scritto da Guillaume Tirel detto Taillevent. La prima ricetta in lingua italiana risale invece al XVI secolo e la ritroviamo nel famoso manuale di cucina in sei libri di Bartolomeo Scappi. Nel Seicento, altro cuoco che la citò nel suo manuale fu Bartolomeo Stefani.
Dal diciassettesimo secolo ad oggi il passo è lunghissimo e, in questo caso, pieno di ritocchi, riadattamenti, reinvenzioni cosicché, oggi, questo prelibatissimo piatto giunge a noi in una ricetta base che conosce diverse alternative.
Di fatto, gli ingredienti base della crostata sono, per la pasta frolla, lo zucchero, la farina, il burro (o l’olio di semi) le uova e, per la farcitura, la marmellata o la crema. Inutile dire che esistono ottime versioni della pasta frolla senza glutine – ecco ad esempio delle ottime ricette preparate in casa con la nostra farina senza glutine dalle nostre amiche foodblogger Margharet e Juliet’s Belly che potrete provare con facilità anche nella vostra cucina.
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Foto di copertina: Giulia Godeassi