Rubrica senza glutine a cura di Luisa Marini
brand manager di Piaceri Mediterranei
Cari Amici,
oggi vi voglio raccontare la storia di due miei colleghi che forse più di tutti mi hanno insegnato a conoscere la celiachia e, ancor di più, i celiaci.
Sofia e Angelo sono entrambi intolleranti al glutine ma fra loro c’è una grande differenza: hanno infatti scoperto la celiachia in momenti diversi della loro vita manifestando sintomi completamente opposti. Sofia è una celiaca “tardiva”, se così possiamo definirla: la celiachia è sopraggiunta in maniera inaspettata a 45 anni, dopo un problema serio di salute. Nessun sintomo di quelli “classici”, solo la comparsa, improvvisa, di uno strano eritema diagnosticato poi dalla sua lungimirante dermatologa come dermatite erpetiforme, manifestazione extra-intestinale tipica della celiachia.
Come sapete non è semplice né automatico diagnosticare l’intolleranza al glutine dalla sola sintomatologia, soprattutto se non ci sono evidenti sintomi di lesione della mucosa intestinale. A Sofia sono stati pertanto prescritti i classici test sierologici anti-gliadina i cui valori di riferimento sono: titolo > 12: positivo; da 8 a 12: borderline; < 8: negativo. Nel caso di Sofia il valore era addirittura > 128. Con questi risultati molti dubbi sono stati spazzati via in un istante, ma la diagnosi effettiva è arrivata con la biopsia della mucosa intestinale, che ha evidenziato l’assenza totale dei villi intestinali.
Oggi Sofia segue in maniera costante e rigorosa una dieta senza glutine, ma, come dice sempre lei, ricorda ancora molto chiaramente i sapori e i gusti del cibo che a lei piace definire “umano”.
La storia di Angelo è molto diversa ed è iniziata quando lui aveva soltanto 8 mesi. Nessun medico è riuscito inizialmente a spiegare i motivi della sua magrezza e della sua scarsa crescita. I sintomi apparivano però di chiara origine intestinale: ventre gonfio, dolori addominali ricorrenti, diarrea cronica. Anche nel suo caso, l’acutezza di un medico di passaggio che riuscì a individuare in quei sintomi quelli caratteristici della malattia celiaca, ha permesso l’immediata diagnosi e la rapida risoluzione dei suoi problemi. Purtroppo però 35 anni fa la celiachia era ancora poco conosciuta e non la si sapeva trattare correttamente: ad Angelo fu prescritto così di seguire fermamente la dieta senza glutine soltanto per i primi 5 anni di vita, poi avrebbe tranquillamente potuto riprendere la dieta normale mangiando liberamente qualsiasi cosa. Potete immaginare come Angelo al compimento del sesto anno di vita sia ripiombato subito nel peggiore degli incubi… Il ripristino immediato di una rigorosa dieta della dieta senza glutine lo ha restituito alla normalità e oggi Angelo ha completamente dimenticato i gusti del pane o della pasta con glutine.
Sofia e Angelo sono veramente preziosi per me non solo come colleghi ma anche come consiglieri: il loro parere sui nostri prodotti è preziosissimo soprattutto quando dobbiamo sviluppare un nuovo prodotto senza glutine perché hanno gusti ed esigenze completamente diversi e questo ci è di grandissimo aiuto. Riuscire ad accontentare entrambi infatti è piuttosto difficile, soprattutto quando si parla di pane…