Antica come l’uomo (o quasi), trasversale perché gradita a qualsiasi latitudine, la birra è forse una delle bevande più antiche della storia. Non c’è civiltà che non l’abbia apprezzata e gustata nelle più diverse occasioni: per celebrare il potere e la propria autorità (i Babilonesi e i Sumeri) per garantirsi il favore degli dei (gli Egizi), per diventare immortali – o almeno provarci – durante i combattimenti (i Celti).
Dalla Cina all’Armenia, dall’Africa all’Europa all’Asia, la birra ha attraversato il cammino dell’umanità presentandosi sotto forme diverse: a base di malto d’orzo oppure di riso, con o senza luppolo, la sua produzione prolifera nei piccoli centri come all’interno dei conventi diventando “industriale” a partire dall’anno Mille. E’ intorno a quell’epoca che risalgono i primi Mastri Birrai, detentori di un sapere tramandato di padre in figlio, e proprio per questo diversificato da paese a paese. E se nel Cinquecento arrivano le prime leggi che stabiliscono come preparare l’amatissima bevanda – ingredienti debbono essere solo il malto d’orzo il luppolo e l’acqua – ciò non impedirà comunque alla birra di conquistare il pianeta con le sue mille varianti.
Come il vino, anche la birra è il simbolo della convivialità. Della sua schiuma sono piene le canzoni (al bar, un must!), le feste e i ritrovi fra amici; di birra ghiacciata profumano i tramonti sul mare o a bordo piscina, le calde giornate estive trascorse in spiaggia o le soste in montagna al termine di una faticosa salita; di birra sanno le partite di calcio viste alla tv, le pizze con i vecchi compagni di scuola o una nuova fiamma, le chiacchierate in piazza. La birra insomma fa parte del nostro stare insieme e ha coronato con tutta probabilità alcuni dei nostri momenti più belli, o almeno, di chi può assaporarla senza problemi. Cosa non proprio alla portata di tutti, infatti: per via di quel malto d’orzo che, ahimè rende la birra off limits a chi soffre di celiachia o di sensibilità al glutine.
Ma a tutto c’è una soluzione e quindi, accanto alle birre analcoliche, oggi si trovano in commercio ottime birre senza glutine e quindi adatte al consumo anche da parte di chi è intollerante o sensibile al glutine. Nella dispensa di Piaceri Mediterranei ce n’è una speciale: si chiama iOi ed è una birra senza glutine preparata artigianalmente in una regione famosa per le sue cantine come il Friuli Venezia Giulia. Prodotta dal Birrificio Gjulia, premiato nel 2016 come miglior birrificio d’Italia da Bibenda, ricco di storia e passione per la qualità, questa deliziosa birra bionda è sottoposta a una particolare lavorazione che permette l’estrazione completa del glutine dal malto d’orzo senza che ne risenta il gusto, che rimane quello tipico della birra artigianale. Dunque in alto i calici… per brindare finalmente con un’ottima birra a un piacevole momento gluten free.