di Luisa Marini
Senior Brand Manager Piaceri Mediterranei
Problemi di etichetta? Presto risolti con una App
Sicuramente uno dei momenti fatidici quando si fa la spesa è l’incontro ravvicinato con le etichette dei prodotti alimentari: spesso poco chiare e a volte intraducibili, complicano gli acquisti di molti e soprattutto di chi deve fare necessariamente i conti con problemi di intolleranze come la celiachia.
Per fortuna oggi c’è chi ha pensato bene di darci una mano! Parliamo di due veri e propri “angeli custodi della spesa”, due giovani donne che, forti di un curriculum da invidia e di una buona dose di spirito imprenditoriale, hanno inventato il modo per aiutarci a tradurre l’”etichettese” grazie a due App. GeniusFood e GeniusVeg, questi i nomi delle due applicazioni, hanno un doppio vantaggio: sono un valido strumento in particolare per chi ha un regime alimentare restrittivo e sono gratuite. Ne parliamo con Barbara Codan (angelo n. 1!), ingegnere e sviluppatrice del progetto con Elisa D’Este.
Barbara, vi hanno definito “gli angeli custodi della spesa” ma potremmo anche chiamarvi “due donne d’etichetta”, perché sigle e nomi di ingredienti a prima vista incomprensibili non hanno segreti per voi. Com’è nata l’idea di sviluppare questo progetto?
L’idea è nata nel febbraio del 2011 durante un master alla SISSA, la Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati di Trieste. Ci chiesero di risolvere un problema impossibile e noi abbiamo deciso di risolvere quello di fornire al consumatore informazioni che non fossero già presenti sul prodotto.
Bella sfida! E dunque?
Il primo step è stato fare un’indagine tra i nostri parenti e amici, tutti senza problemi d’intolleranze alimentari e non costretti a diete particolari: scoprimmo che nessuno di loro dedicava particolare attenzione alla lettura delle etichette, né prima né durante o dopo la spesa. A quel punto ci è venuta l’idea di fare la stessa indagine tra persone con intolleranze alimentari o che, per scelta salutistica o etica, avessero deciso di seguire una dieta specifica. Qui la situazione era completamente capovolta e l’interesse per l’etichetta c’era eccome! Il problema era trovare un modo per tradurla e interpretarla correttamente.
Che soluzione avete trovato?
Volevamo aiutare il consumatore proprio nel momento dell’acquisto quindi abbiamo pensato a una app per smartphone: una volta scansionato il codice a barre del prodotto l’applicazione restituisce in tempo reale tutte le informazioni relative agli ingredienti. Abbiamo poi pensato di renderla utilizzabile anche da chi non parla l’italiano e infatti è disponibile in 6 lingue diverse.
Oggi tutti i prodotti senza glutine riportano chiaramente l’apposita dicitura “senza glutine” o il logo AIC e quello del Ministero della Salute. Quali vantaggi può avere dunque la vostra app per chi è intollerante o sensibile al glutine?
L’esperienza sul campo ci ha dimostrato che il paziente intollerante o sensibile al glutine ha sicuramente meno difficoltà di altri soggetti a reperire prodotti adatti al proprio regime alimentare ma tende ad essere abitudinario e a scegliere spesso gli stessi alimenti, variando così molto poco la propria dieta. Utilizzare l’app dà il vantaggio di trovare facilmente alternative ai cibi noti o nuovi prodotti magari con meno allergeni. L’aiuto diventa ancor più evidente se il soggetto celiaco è anche intollerante ad esempio al lattosio o alle uova: qui la scelta si fa più complicata e spesso non abbiamo neppure tutte le conoscenze necessarie. Molti ad esempio non sanno che la cipolla contiene lattosio.
Nella vostra app avete quindi inserito un supermercato di prodotti?
Praticamente sì! Il sistema riconosce i prodotti disponibili a temperatura ambiente o nel reparto surgelati o frigo, mentre mancano naturalmente i prodotti da banco. Se l’utente non trova un prodotto può segnalarcelo inviandocene una foto: noi lo inseriamo nel nostro database ma prima deve essere validato dal nostro team di nutrizionisti. Ad esempio, il latte deve essere associato sia al lattosio ma anche alle proteine del latte, un pacco di farina 00 deve essere associato al glutine, l’acqua invece non ha nessun problema!
Vi sarà sicuramente capitato qualche prodotto particolare: hai qualche caso interessante da raccontarci?
Spesso ci capita che gli utenti ci segnalino ingredienti che non abbiamo mai sentito nominare e che poi scopriamo essere inventati. Il più simpatico è stato sicuramente l’esaltatore di lievito! In questi casi contattiamo l’azienda produttrice per segnalare che abbiamo trovato un errore nell’etichetta.
Per concludere Barbara , avete in progetto qualche altra app nel prossimo futuro?
Stiamo lavorando ad alcune nuove app per rispondere alle esigenze sempre più specifiche di persone che desiderano utilizzare prodotti non solo free from ma anche equilibrati da un punto di vista nutrizionale. La nostra mission è quella di fornire ai consumatori, con un approccio scientifico, strumenti validi per fare la spesa nel modo più informato possibile. In questo si sprecano anche meno risorse: compri solo il prodotto adatto a te!