Lo sfincione bagherese è una sorta di focaccia alta e soffice condita con acciughe, cipolla, tuma o primo sale e mollica di pane.
Meno nota della versione palermitana, con pomodori e caciocavallo, è una pizza in bianco che ogni panificio propone giornalmente ai suoi avventori.
La tradizione vuole che la “conza”, cioè il condimento, venga preparato dagli stessi clienti che la portano al panificio in modo che il panettiere possa condire l’impasto e cuocerlo su richiesta.
Ogni cliente avrà così la sua personale versione familiare da degustare in occasione di ogni festività.
In realtà questa tradizione si va man mano perdendo e la tendenza è quella di acquistare lo sfincione fatto e finito direttamente al panificio.
Quello di oggi è lo sfincione tradizionale ma senza glutine.
Ingredienti per 2 sfincioni (4 persone):
400 g Farina senza glutine Piaceri Mediterranei
360 g acqua
3 g lievito di birra fresco
6 g sale
20 g olio d’oliva
Per il condimento:
2 grosse cipolle
8 acciughe
olio d’oliva
200 g ricotta fresca di pecora
300 g tuma (oppure primo sale)
400 g pane casereccio a fette senza glutine Piaceri Mediterranei
70 g pecorino stagionato grattugiato
origano
olio d’oliva
Procedimento:
La sera precedente.
Versate in una ciotola la Farina, aggiungete il lievito sbriciolato e aggiungete l’acqua.
Mescolate vigorosamente finché l’acqua sarà stata ben assorbita e unite il sale e l’olio.
Mescolate bene ancora per qualche minutino, ungete una ciotola e adagiate al suo interno l’impasto, aiutandovi con una spatola unta d’olio.
Coprite la ciotola con pellicola e riponetela in frigo per tutta la notte.
L’indomani mattina tirate fuori dal frigo la ciotola e aspettate un paio d’ore che l’impasto torni a temperatura ambiente.
Nel frattempo occupatevi del condimento.
Affettate finemente la cipolla e fatela ammorbidire in padella con poco olio d’oliva.
Prima che inizi a colorire, versate una tazzina da caffè di acqua e fatela cuocere a fiamma dolce finché non sarà morbida.
Versate i filetti di acciuga in una ciotola, unite un paio di cucchiai d’olio e schiacciateli con i rebbi di una forchetta per sminuzzarli.
Infarinate con farina di riso finissima un foglio di carta da forno e sistematelo su di una placca.
Dividete l’impasto in due parti e, infarinandone la superficie con farina di riso finissima, stendetele in due ovali spessi un dito.
Copriteli con pellicola e lasciate che lievitino almeno un’ora.
Scaldate il forno a 200°.
Distribuite sulla superficie degli sfincioni le acciughe sminuzzate, poi conditeli con la cipolla.
Affettate non troppo sottilmente la tuma e coprite la superficie degli sfincioni con le fette.
Sminuzzate con le dita la ricotta (che avrete fatto sgocciolare per qualche ora) e distribuite anche questa sulla tuma.
Riducete in molliche il pane casareccio, unite il pecorino grattugiato, un pizzico di origano e tanto olio quanto basta per inumidire la mollica di pane.
Mescolate bene e decorate gli sfincioni con abbondante mollica.
Cuocete per 30 minuti.
Servite sia caldo che tiepido.
Note:
La tuma è meno salata del primo sale, ma se decidete di usare quest’ultimo, riducete un pochino la quantità di acciughe.
Lo sfincione deve essere unto, alto, soffice e molto condito e potete cuocerlo anche in teglia.